VIDEOSCRITTURA, "SCRITTORI IMMATURI" E APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA

[estratto dalla Guida per l'insegnante di  "Tasti & Testi"- materiali il curricolo di scrittura di Marco Guastavigna, distribuito in abbonamento nell'area BLU di GOL Garamond edizioni, Roma)

1.1 - Aspetti materiali del processo di scrittura

Riflettere a partire dagli aspetti materiali della scrittura ci consentirà di capire meglio come e perché l'uso del word processing sia redditizio sotto il profilo ergonomico e più produttivo rispetto ai sistemi precedenti, e di cogliere con maggiore chiarezza le implicazioni cognitive e didattiche di tale vantaggio

Per scrivere noi usiamo da generazioni strumenti ("carta e penna") così consolidati nel nostro panorama operativo e mentale che tendiamo a dimenticare che si tratta di tecnologie, e quindi del frutto non solo della valutazione dei problemi, ma anche dell'analisi delle risorse disponibili e delle decisioni in ordine alle soluzioni operative. Allo stesso modo attribuiamo alla "natura" del processo di scrittura procedure e modi di operare che sono in buona parte condizionati dagli aspetti fisici dei sistemi impiegati. Da un punto di vista materiale astratto la scrittura è infatti l'azione di tracciare mediante strumenti adatti segni dotati di significato su supporti atti a conservare tale traccia. A dare concretezza al concetto intervengono appunto le risorse e le scelte tecnologiche in ordine agli strumenti per tracciare e ai supporti.

Le tecnologie di scrittura tradizionali - carta e penna, gesso e lavagna, ma anche stilo e cera, scalpello e pietra- condividono i condizionamenti indotti dalla presenza di un supporto rigido, di un supporto cioè sul quale lo strumento per tracciare lascia un segno tendenzialmente definitivo. La forza di tali condizionamenti è indubbiamente minore nell'epoca della scrittura su carta rispetto a quelle precedenti, altrettanto certamente è ridotta dall'uso della matita rispetto a quello della stilografica (sia pure a prezzo di una riduzione della leggibilità), ma mi pare di poter affermare che in tutti i casi il bisogno di essere definitivi induce a un processo di scrittura che per essere efficace deve avere alla base un’ampia fase di prescrittura mentale (Cfr. Figura 1).

Figura 1- Tecnologie a supporto rigido: SCHEMA TENDENZIALE del PROCESSO di ELABORAZIONE

Le caratteristiche materiali delle tecnologie di scrittura tradizionali rendono infatti tanto più valido (o almeno economico) il processo quanto più il Soggetto Scrivente riesce a contenere il numero degli "errori" e delle conseguenti rielaborazioni - ogni correzione costringe a riscrivere, salvo condannare il prodotto a una minor chiarezza e gradevolezza formale. Paradossalmente, ma non troppo, si può affermare che più che vera e propria scrittura quanto avviene sul supporto rigido sia trascrizione di prescrittura mentale. È evidente che in uno schema operativo e cognitivo di questo genere avrà maggior successo chi sarà in grado di meglio governare tale fase precedente.

È altrettanto evidente che siamo abbastanza rapidamente passati da una valutazione materiale e tecnologica a implicazioni significative da un punto di vista pedagogico: l'efficacia del processo si fonda su di una consapevolezza del modo di procedere che di rado è posseduta dagli allievi dei vari ordini di scuola, i quali si conformano piuttosto al modello dello "scrittore immaturo", il quale:

ha una rara frequentazione con esperienze di scrittura;
scrive alla condizione di avere qualcosa da dire e via via che gli viene in mente: impiega cioè una strategia di scrittura fragile;
non ha alcuna consapevolezza della necessità di una fase di pianificazione/progettazione;
non possiede alcun criterio di verifica e revisione del proprio prodotto.

La novità essenziale delle tecnologie di scrittura elettronica sta nell'introduzione tra strumento per tracciare segni e supporto rigido di un supporto flessibile. Tale nuovo elemento a volte è destinato a essere, come accennato in precedenza, tappa temporanea della produzione di un testo, a volte lo accoglie stabilmente. In tutti i casi ha caratteristiche fisiche tali da modificare profondamente il processo di scrittura. In esse risiedono la gran parte dei vantaggi ergonomici e cognitivi a cui ho varie volte accennato e proprio su di esse mi pare si possa costruire una definizione pedagogicamente significativa delle risorse di videoscrittura: sistemi tecnologici di scrittura su supporto flessibile che tendenzialmente permettono un processo di scrittura fondato su di un’ampia interazione dialettica tra mente e supporto flessibile; tale interazione può integrare o sostituire la fase di prescrittura (Cfr. Figura 2).

Figura 2- Tecnologie a supporto flessibile: SCHEMA TENDENZIALE del PROCESSO di ELABORAZIONE

Le nuove risorse e scelte tecnologiche in ordine agli strumenti per tracciare e ai supporti modificano le condizioni materiali della scrittura cancellando i condizionamenti fisici da cui avevano origine in precedenza le demotivanti necessità di riscrittura globale. Sono evidenti i pregi pedagogici di questo nuovo e molto differente schema operativo e cognitivo: è possibile dare un senso anche alle strategie di scrittura "deboli", trasformandole nella produzione di una prima manifestazione provvisoria del pensiero, la stesura iniziale del testo, sulla quale reintervenire poi compiendo manipolazioni e le trasformazioni.

Più in generale il "Testo" diviene un oggetto plasmabile e riplasmabile anche quando è esterno e visibile, e non soltanto quando è interno alla mente.

1.2 - Scrittura su supporto flessibile e mediazione didattica nell'apprendimento

Quanto visto fino ad ora è sintetizzabile definendo la scrittura su supporto flessibile un rivoluzionario dispositivo di semplificazione operativa e cognitiva del processo di scrittura e più in generale dell'elaborazione di un testo: dobbiamo ora analizzare quali conseguenze essa abbia sulla rappresentazione e sulla mediazione delle procedure e delle azioni da parte dell'insegnante.

Cosa significa cioè impiegare la scrittura su supporto flessibile nel curricolo di apprendimento della scrittura per raggiungere progressivamente una competenza (più) matura, per sollecitare ad aumentare la quantità di occasioni in cui scrivere, a diventare consapevoli della necessità di una fase di impostazione, pianificazione e progettazione, ad acquisire criteri pragmatici e formali per la verifica e la revisione?

Il compito del docente può essere profondamente modificato dall’impiego delle nuove tecnologie di scrittura: può intervenire non solo prima (assegnazione e analisi della consegna, esplicitazione e chiarimento delle tecniche da impiegare, esemplificazioni e via di seguito) e dopo l'elaborazione del testo (esame del prodotto e indicazione di pregi e carenze), ma anche e specialmente nel corso del processo di scrittura, come supervisore esperto. La scrittura diventa attività condivisa, discussa, verificata, fino a diventare, quando sia necessario, meta-scrittura. In ogni istante infatti l'insegnante-mediatore può dare spunti, avvertimenti, sollecitazioni, pareri sulla congruenza e sull’attinenza rispetto agli obiettivi del lavoro; in ogni istante l'allievo può effettuare le variazioni cui lo invita la supervisione, eseguendo i successivi perfezionamenti "in tempo reale": può infatti comodamente lavorare direttamente nel testo e quindi cancellare, spostare, inserire, senza che ciò lo obblighi mai a riscrivere le parti di testo che reputi corrette. In ambiente di videoscrittura uno "scrittore particolarmente immaturo" può addirittura arrivare a confezionare un testo per prova ed errore. Questo significa, come già accennato, che l'insegnante può ammettere nelle fasi iniziali anche le strategie più modeste, di "basso profilo". Il rispetto e la validazione di ogni stile cognitivo e di ogni modalità operativa associati all’agire collaborativo sopra descritto aprono anzi gli spazi per un "patto formativo" nuovo. Le circostanze dello "scrivere a scuola" possono variare fortemente: si crea un contesto di attività produttrici di apprendimento orientate in modo netto e dichiarato allo sviluppo delle competenze dell'allievo a partire dalle risorse, tecniche e strategie di scrittura da lui possedute. L'insegnante non è più il depositario di tecniche da trasferire agli allievi in modo prescrittivo e spesso astratto, ma assume invece compiti di sollecitazione e sviluppo di più ampie competenze, legate a bisogni di comunicazione.

Porsi il compito di far acquisire a scuola la padronanza di un programma di videoscrittura significa quindi non solo e non tanto stimolare ad apprenderne e automatizzarne le funzioni, quanto piuttosto costantemente far capire come il programma stesso rappresenti e concretizzi le diverse attività e i diversi "oggetti" relativi al processo di scrittura.

Mi riferisco qui alle operazioni fondamentali di manipolazione del testo di cui ciascun software di word processing è equipaggiato (editing, movimenti nel testo, cancellazione, selezione, spostamento, copia, stampa, memorizzazione, richiamo nell’area di lavoro) e anche a funzioni relative a passaggi precisi della "scrittura matura" (dal correttore ortografico al suggeritore di sinonimi e contrari), che, se utilizzate dall'allievo, magari con la guida e la mediazione dell'insegnante, oltre a fornirgli un aiuto di tipo pratico, gli permettono di individuare e di discernere fasi precise dal processo, rendendogliele visibili e concrete.

Da quest'ultimo punto di vista una funzione evoluta di word processing molto importante è l’"outlining", che consente di preparare la scaletta di un testo come insieme di brevi enunciati, che possono assumere la forma più semplice della sequenza ma anche quella più complessa della struttura gerarchica; la lista potrà essere poi modificata in modo molto semplice con cancellazioni, inserimenti, spostamenti sulla sequenza e/o di livello di enunciati che funzionano come oggetti compiuti ("idee"), con una forte componente dinamica e visiva, utilizzabile per far comprendere operativamente, attraverso la concretezza della manipolazione, i sistemi di rappresentazione implicati e i ragionamenti da compiere nella progettazione di testi articolati e complessi.

In sintesi:

a scuola l'esplorazione delle singole risorse di scrittura flessibile è l'occasione per una ricognizione sulle componenti del processo di scrittura (strutturazione, stesura, revisione e modificazione del testo).
si tratta quindi di un'attività non esterna e aggiuntiva, ma interna al curricolo, in cui compito dell'insegnante è sollecitare la consapevolezza, indirizzare l'apprendimento con opera di orientamento e di mediazione propedeutica.