Un sito sulle mappe concettuali[1]

Poster pubblicato negli atti di Didamatica 2004,

Ferrara 10-12 maggio 2004

 

Sommario

Il testo illustra la progettazione e la strutturazione di un sito destinato alla divulgazione, alla riflessione, all’informazione e alla formazione a distanza degli insegnanti sul tema delle mappe concettuali.

 

1.  Progettazione e organizzazione del sito

Ho ideato e coordinato la realizzazione di un sito sulle mappe concettuali: http://www.pavonerisorse.to.it/cacrt/mappe/, giunto in due anni di attività a quasi 50.000 contatti. Esso è nato grazie a un finanziamento delle Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, che ha fatto della Direzione Didattica di Pavone Canavese un Centro di Animazione didattica nell’ambito della rete unitaria delle scuole piemontesi (http://www.scuole.piemonte.it) e del progetto Dschola (http://www.dschola.it). Il sito di Pavonerisorse (http://www.pavonerisorse.to.it/) ha da tempo assunto un ruolo particolare, connotandosi come una sorta di rivista su Internet, e raggiunto visibilità, notorietà e autorevolezza nazionali. Abbiamo quindi pensato di qualificare l’attività di animazione soprattutto nella direzione della produzione di risorse culturali disponibili a distanza, ma utilizzabili nella didattica e nella formazione in presenza.

La sezione sulle mappe concettuali è stata realizzata in questa prospettiva. Essa contiene fin dall’inizio un fascicolo in formato pdf, redatto dal collega Gineprini e da me, liberamente scaricabile e utilizzabile e distribuibile in attività didattiche o di aggiornamento senza fini di lucro, con il solo vincolo dell’opensource intellettuale, ovvero la citazione della fonte e degli autori. Il fascicolo viene ogni tanto aggiornato, per cui sono in linea anche i singoli capitoli di cui si compone, in modo che chi sia interessato possa eventualmente effettuare il download solo delle parti che contengono novità. Ciò accade frequentemente alla sitobibliografia, che ho pertanto deciso di rendere disponibile anche come pagina web a se stante: http://www.pavonerisorse.to.it/cacrt/mappe/bibliomap.htm. Successivamente ho capito che era necessario che i contenuti del sito andassero oltre alla semplice divulgazione, ragion per cui ho aggiunto aree per l’informazione, la riflessione teorica, l’autoformazione e il download dei principali ambienti digitali per l’elaborazione di rappresentazione della conoscenza: si sono così via via aggiunti anche altri contributi, frutto diretto o indiretto di contatti via Internet, dei seminari di formazione organizzati dal nostro Centro di Animazione e della continua ricerca-azione sulle mappe in ambiente digitale. Il sito è così divenuto un riferimento preciso per chi si occupa di rappresentazioni della conoscenza nel nostro Paese.

 


2.  Contenuti divulgativi del sito

La struttura del fascicolo scaricabile è la seguente:

-       Definizioni teoriche delle mappe;

-       Tipologie di concetti e di collegamenti;

-       Tipologie di strutture delle mappe concettuali;

-       Riflessioni sugli aspetti grafici;

-       Illustrazione delle funzioni di alcuni software;

-       Spunti per attività didattiche di tipo propedeutico;

-       Esempi di attività didattiche effettivamente realizzate con le mappe concettuali;

-       Tipologie di “errori” nelle mappe concettuali;

-       Spunti per la valutazione delle mappe.

-       Sitobibliografia, con sintetico abstract dei materiali elencati.

 

Ci occupiamo di mappe concettuali, mentali, cognitive e strutturali: quest’ultima categoria è in una certa misura originale e si riferisce alle “mappe che si propongono di rappresentare le relazioni che si stabiliscono tra i concetti principali individuati ed estrapolati da un’unità informativa accreditata come fonte autorevole e di dimensioni e complessità variabili - dal paragrafo del manuale ad un libro, ma anche da una pagina web ad uno o più siti”. È un tentativo di definire con chiarezza quali siano le caratteristiche delle mappe utilizzate per studiare. Oltre ai concetti-oggetto e ai concetti-evento previsti da Novak e Gowin, definiamo altre tipologie di concetti e richiamiamo le fondamentali operazioni logico-linguistiche necessarie alla concettualizzazione. Proponiamo una categorizzazione dei possibili collegamenti tra i nodi concettuali. In tutti i casi abbiamo un obiettivo epistemico, ma soprattutto vogliamo contribuire a fare la necessaria chiarezza e a suscitare dibattito e confronto. Parliamo di strutture radiali, verticali, reticolari. Ragioniamo sull’uso delle caratteristiche tipografiche (colori, tipi di carattere) e degli aspetti visivi in genere (forme, icone, immagini aggiuntive e così via), fornendo alcuni semplici criteri per un loro uso ragionevole e produttivo. Crediamo infatti che ci sia bisogno di un atteggiamento fortemente analitico, che affronti la complessità della questione “mappe” per farne un’autentica risorsa formativa, che non sia moda, ricetta, o, peggio, empirica applicazione di modelli in realtà acquisiti in modo superficiale e confuso.

Degli ambienti digitali per la produzione di mappe illustriamo prima di tutto il modello logico-operativo di fondo e le conseguenti opportunità cognitive, ovvero gli elementi essenziali per capirne l’utilizzabilità in un dato contesto formativo e in funzione di obiettivi definiti. Successivamente descriviamo le funzioni fondamentali per l’elaborazione delle mappe.

Diamo alcune indicazioni su possibili attività didattiche relative a contenuti culturali veicolati da testi, ipermedia e Internet e presentiamo materiale didattico commentato e documentato, relativo da una parte alla realizzazione di “mappe strutturali” e dall’altra all’organizzazione come mappa di pagine di Internet intorno ad un tema.

Estrapoliamo dall’esperienza alcune tipologie di problemi tipici manifestati dagli allievi nell’elaborazione di mappe concettuali e forniamo alcuni elementi per una valutazione globale dei lavori didattici: non esiste la “mappa giusta”, unica e sola, ma sono frequenti le mappe errate, con errori strategici, che compromettono l’intera rappresentazione, o con imperfezioni di vario genere. È quindi necessario negoziare e esplicitare punti di riferimento con i quali misurarsi.

La sitobibliografia cerca di fare il punto sulla situazione, raccogliendo contributi di vario genere, anche fortemente critici. Tutte le volte che è possibile l’indicazione che diamo è attiva: cliccando su di essa si raggiunge il sito o l’articolo relativo. È aperta ai suggerimenti degli utenti del sito.

 

3.  Riflessione, informazione, formazione, valutazione

Le altre aree in cui il sito è attualmente organizzato mettono a disposizione degli utenti anche:

-       articoli di riflessione teorica sulle “mappe cicliche” e sul rapporto tra testo di studio e organizzazione di una mappa concettuale;

-       l’accesso a due percorsi di autoformazione sulle mappe, il primo di orientamento e strutturato secondo il modello delle “cacce al tesoro”, il secondo di approfondimento e strutturato secondo il modello della webquest;

-       i materiali usati e prodotti nei seminari di formazione che abbiamo via via attivato durante questo periodo di attività;

-       indicazioni continuamente arricchite a ambienti digitali per la realizzazione di mappe;

-       una scheda per una valutazione sia sintetica sia analitica delle mappe elaborate dagli allievi;

-       download di alcuni prototipi di ambienti per la scrittura di saggi brevi;

-       vari contributi di colleghi esterni alla redazione del sito, ma interessati a dare visibilità attraverso di esso alle loro attività didattiche e professionali con le mappe.

La scheda di valutazione è materiale aperto: ciascun insegnante potrà decidere se e come utilizzarla, di adattarla alle esigenze del proprio gruppo-classe e così via. Si scarica in formato RTF e come modello di Word per Windows, quindi è facilmente manipolabile.

I percorsi di autoformazione e gli spunti di riflessione teorica valorizzano ulteriormente le potenzialità del sito come risorsa culturale a distanza.

I materiali dei seminari di formazione hanno valenza in primo luogo documentativa: coloro che li hanno frequentati hanno potuto immediatamente scaricare quanto loro presentato; possono però anche essere utile spunto per chi si accingesse a dare vita ad aggiornamento sulle mappe concettuali.

La più importante indicazione relativa agli strumenti di elaborazione digitale delle mappe sono certamente le indicazioni per il download del software Cmap Tools (http://cmap.ihmc.us/download/index.php) free per uso formativo e non profit, disponibile da febbraio 2004 anche in versione italiana.

I prototipi di ambienti per la scrittura di saggi brevi esemplificano come l’uso di ambienti digitali per la produzione di mappe concettuali possa costituire una importante risorsa per l’apprendimento di tecniche di scrittura.

Tra i materiali che ospitiamo, segnaliamo una guida alla schematizzazione di un racconto, che dimostra come per un insegnante sia possibile realizzare materiali semplici ma efficaci, proficuamente spendibili nel proprio lavoro didattico.

Ricordo infine che al sito è associato un blog di discussione, reperibile in http://mappe.splinder.it/.



 



[1] Marco Guastavigna, Redazione www.pavonerisorse.to.it, Direzione Didattica - 10018 Pavone Canavese (TO) - Via S. Rocco, 3, mguasta@tin.it