Strumenti di classificazione e catalogazione

di software e hardware in funzione delle disabilità

[pubblicato in Scuola e Innovazione - Dossier "Utilizzo del computer con alunni disabili"- 1993]

di Marco Guastavigna

Premessa

L'esigenza di avere informazioni in merito alle risorse disponibili ha, per chi abbia interesse all'uso degli strumenti informatici in rapporto alla disabilità o più in generale all'interno di un rapporto ri/educativo, almeno tre motivazioni:

a) avere un panorama delle opportunità, in termini funzionali e di finalità, prima di operare acquisti, cosa che nella scuola è soggetta a percorsi e procedure particolarmente irti di difficoltà;

b) non dover "partire da zero" nel reperimento delle risorse medesime e nella valutazione della loro pertinenza e efficacia rispetto ai problemi che si hanno;

c) avere parametri di riferimento più generali e "scientifici" di quelli che ciascuno si può obiettivamente costruire con la propria esperienza e un po' di buon senso.

 È essenziale inoltre, per evitare di cadere nella fascinazione un po' esoterica che nel panorama cartaceo e gessoso della nostra scuola esercita tutto ciò che è "tecnologia", poter attingere a un "sapere accumulato" per comprendere soprattutto che cosa scartare, quali esperienze non ripetere, quali percorsi illusori e fuorvianti evitare, quali offerte declinare.

 In questa prospettiva sono certamente molto utili gli strumenti che si propongono di catalogare e classificare l'hardware e/o il software. Compito di queste note è quindi dare alcune indicazioni in merito alle pubblicazioni con questo obiettivo.

Anticipiamo subito che questi strumenti hanno di per sé due limiti organici:

a) in primo luogo: è impossibile che siano esaustivi, nel senso che l'evoluzione dell'universo di oggetti a cui fanno riferimento è tale per cui quando la pubblicazione è disponibile al pubblico è gioco-forza che essa non completamente aggiornata;

b) in secondo luogo e soprattutto: con finalità e sulla base di criteri diversi, tutte le pubblicazioni si imperniano intorno a categorie e "descrittori"; orbene si tratta di modalità di organizzazione delle informazioni forzatamente "statiche" e quindi non in grado da soli di dare risposte a domande che gli insegnanti pongono in modo "dinamico".

 Sottolinearne i limiti "strutturali" non vuol dire sottovalutare o peggio sminuire l'importanza delle pubblicazioni di classificazione delle risorse, che anzi hanno tutta una serie di "meriti" che chiariremo più avanti. Significa più produttivamente richiamare alla consapevolezza dei loro potenziali utenti la necessità di usarle in modo integrato con altre fonti di informazione; ci riferiamo a resoconti di esperienze e a indicazioni in merito a percorsi seguiti e risultati raggiunti, ma anche alla frequentazione dei Centri di documentazione, in cui si può prendere concretamente visione di software e hardware con la guida di personale specializzato.

 Ma entriamo ora nel merito.

 1 Le pubblicazioni

 Abbiamo avuto modo di analizzare le seguenti opere:

 a) Rosso L. (a cura di) - "Catalogo ragionato del software Programma Piero Vacchetta"- by Area, Associazione Regionale Amici degli Handicappati - Torino, aprile 1992

b) Ferlino L. , Ott M. , Trentin G. -"Didattica e disabilità: quale software?"- FrancoAngeli, Milano, 1993

c) Fioretto F. (a cura di) -"Strumenti informatici e multimediali per la didattica e l'integrazione" - Regione Piemonte, Centro di documentazione e Servizi per l'Integrazione e l'Innovazione, USSL n.o 66, 2o Circolo Didattico, edito da Informatica System, Vicoforte Mondovì, 1993

d) Corradini E. , Tressoldi P. E. , Pellegri A., Ciot C. - "L'analisi del software educativo finalizzata ad una programmazione riabilitativa mirata" - edizioni la Nostra Famiglia, Conegliano Veneto, 1993

1.1 Le finalità e l'impostazione di fondo

 a) La pubblicazione di AREA nasce come strumento in stretta relazione con il Centro di Documentazione in merito a informatica e handicap che l'Associazione mette a disposizione degli utenti. È cioè il catalogo ragionato della biblioteca di software allestita presso il Centro. È quindi l'esplicitazione dei criteri con cui il software è stato selezionato e organizzato e con cui di conseguenza viene presentato in base alle richieste che gli utenti pongono al personale del Centro.

È quindi anche lo strumento con cui l'utente del Centro può avere un'idea di massima del materiale di cui potrà prendere visione. È quindi il mezzo attraverso cui un utente, soprattutto se poco esperto, si potrà creare un proprio protomodello di approccio con la base-dati disponibile. È evidente che si tratta di una questione assai delicata.

 b) La pubblicazione edita da FrancoAngeli ha come riferimento essenziale la Biblioteca del Software didattico del CNR di Genova. Presenta schede-programma su una scelta di titoli tutti presenti nella biblioteca stessa alla data del 15 marzo 1992. operata sul complesso del software da essa posseduto per "scremare" i programmi considerati utili e efficaci in presenza di disabilità. È quindi l'esplicitazione dei criteri di tale scelta. Se alcuni di tali criteri (basso costo, basse necessità di conoscenza della lingua inglese, basso vincolo di dispositivi hardware speciali) sono condivisibili in assoluto, per il resto come vedremo in seguito, si pone anche qui una questione delicata, perché il protomodello in gioco si riferisce ai tratti distintivi per cui un software può essere, o meno, giudicato attinente all'area della didattica in presenza di handicap.

 c) La pubblicazione di Infosystem non ha alle spalle una biblioteca di software didattica e infatti, come vedremo in seguito, segue più che un vero e proprio schema di classificazione, dei criteri di valutazione dei programmi in funzione di progetti didattici. Si propone infatti sostanzialmente come uno strumento di aiuto per chi voglia dar vita a progetti educativi e didattici innovativi che si fondino sulle tecnologie informatiche, intese e analizzate soprattutto come strumenti per una più facile e ricca definizione di percorsi che abbiano al loro centro l'integrazione del disabile. Il software re/censito è quindi tutto quello che viene giudicato utile in questa prospettiva; il volume fa inoltre frequente riferimento al concetto di computer per il mondo educational, del quale dà un modello analitico minimo e ottimale (pag. 167). Va da sé che siamo ancora in presenza di una questione assai delicata non solo e non tanto in termini di attualità delle informazioni quanto piuttosto perché il protomodello in gioco è nientemeno che quello del laboratorio informatica per la didattica e l'integrazione del disabile. Si consideri ancora che nella scuola elementare e media inferiore non c'è nessun coordinamento istituzionale per ciò che concerne gli standard d'acquisto e l'uso integrato delle risorse sul piano territoriale e che ciascuna unità scolastica può/deve muoversi come meglio le pare/è possibile.

 d) La pubblicazione de la Nostra Famiglia ha lo scopo di rendere pubblici i risultati di una ricerca condotta presso il servizio informatica dell'omonimo Centro di Conegliano, avente lo scopo di valutare il software destinato e/o destinabile alla disabilità esistente e attualmente in commercio in Italia, "selezionare le opportunità, fornire il necessario completamento e predisporre programmi mirati. utili alle varie patologie." Questo in un progetto globale di riabilitazione neuropsicologica, rivolta a bambini e adulti disabili e, per quanto concerne l'informatica a soggetti diprassici o con incoordinazione visuo-motoria, disabili motori con disturbi settoriali di apprendimento, disabili motori gravi che richiedono facilitazioni funzionali, traumatizzati cranici con esiti neurologici, soggetti di scuola media inferiore e superiore con disturbi logico-matematici. Anche in questo caso si tratta di una questione delicata perché entrano esplicitamente in gioco criteri valutativi, in funzione di profili ri/abilitativi definiti.

 1.2 I contenuti generali

 La pubblicazione di AREA contiene esclusivamente notizie sul software, per più di 130 titoli, relativamente a computers MSDOS, Apple Macintosh, Amiga, Commodore 64.

La pubblicazione edita da FrancoAngeli contiene informazioni su alcuni dispositivi hardware speciali in Appendice e su 70 titoli software, per Acorn BBC, Apple II, Apple Macintosh, Amiga, MSDOS, Commodore 64,

La pubblicazione di Infosystem dedica un capitolo ai dispositivi hardware e dà informazioni su più di 200 titoli tra software e dispositivi amichevoli. Sceglie di recensire solo materiale per computer MSDOS.

La pubblicazione de la Nostra Famiglia valuta e scheda circa 115 titoli di software, esclusivamente per computer MSDOS e in lingua italiana.

1.3 Criteri di organizzazione e di presentazione del materiale

 a) La pubblicazione di AREA, come viene chiarito nelle "Considerazioni introduttive", ha una struttura che è il risultato di successivi "aggiustamenti" dei criteri di acquisizione del software da parte del Centro di Documentazione. Tali "Considerazioni introduttive" sono particolarmente interessanti perché nel fare la storia del Centro stesso e delle sue scelte suggeriscono in un qualche modo al lettore una serie di considerazioni in merito alle problematiche generali dell'uso del computer nella didattica.

Nella sostanza, comunque, il "Catalogo", si conforma allo standard internazionale ISO 9999 di classificazione del software, mediato dall'esperienza del SIVA di Milano, e di conseguenza si articola nel modo seguente, sulla base di voci merceologiche (rispetto all'insieme previsto da ISO 9999 mancano quelle delle quali il Centro non ha materiale rappresentativo) a ciascuna delle quali corrisponde un capitolo:

 - Software per la rieducazione della parola

- Emulatori di tastiera

- Software di assistenza alla tastiera

- Software speciale per elaborazione testi

- Software speciale per elaborazioni matematiche

- Software multifunzionale

- Software speciale per disegnare

- Software per comunicazione interpersonale

- Software speciale per l'apprendimento

 Per ciò che concerne questa ultima voce, dal momento che in essa rientra la gran parte del software posseduto dal Centro, si rende necessaria una ulteriore divisione in sottocategorie, a ciascuna delle quali corrisponde un sottocapitolo:

 - Drill & Practice

- Tutoriali

- Sistemi autore

- Logo

- Gioco educativo

- Lettura facilitata

- Narrazione interattiva

- Scrittura facilitata

- Editoria elettronica

- Animazione

 Nel leggere le argomentazioni che supportano questa articolazione, presentata come provvisoria e suscettibile di miglioramenti, ci imbattiamo a pag. 9 in un passo molto rappresentativo della logica con la quale il Centro ha operato: "[abbiamo raccolto anche] prodotti non specificamente educativi e non specificamente rivolti ai disabili, ma largamente sperimentati come ambienti per lo sviluppo di competenze...". È del resto significativo che nella prosecuzione del lavoro, come testimoniano le considerazioni di Rosso in "Qualche nota a margine dell'esperienza di catalogazione del software presso l'AREA di Torino", il Centro si sia conformato alle "richieste avanzate dal pubblico [che] riguardano non soltanto l'individuazione di strumenti adatti ad affrontare casi altamente specifici ma, prevalentemente, un orientamento generale nel campo degli strumenti informatici applicabili alla didattica."

Il secondo volume del "Catalogo" (in corso di stampa nel momento in cui sono stese queste note) si propone come integrazione del primo e si muove nella direzione della costruzione di un annuario, da intendersi non come periodico aggiornamento "quantitativo" del software disponibile sulla base di categorie date e acquisite, ma piuttosto come strumento di riaggregazione del materiale, che testimoni la crescita delle competenze e conseguentemente proponga nuovi, e in questo senso "dinamici", criteri di classificazione e di analisi. Tanto è vero che le sezioni in cui è diviso il volume hanno una matrice funzionale, decisamente diversa da quella della pubblicazione del '92:

 - Programmi di facilitazione dell'accesso al personal computer

- Programmi di comunicazione alternativa

- Programmi di facilitazione dell'apprendimento, a loro volta suddivisi in:

area dei prerequisiti

area logico-matematica

area linguistica

sistemi autore di intento generale

- Ambienti applicativi, a loro volta suddivisi in:

videoscrittura

tipografia elettronica

strumenti di lettura e consultazione

strumenti di disegno

strumenti di composizione musicale

strumenti di animazione grafica

- Giochi

- Strumenti di documentazione e ricerca, destinati a insegnanti, riabilitatori, ecc,. 

Torniamo però alla pubblicazione del 1992 si compone come abbiamo detto di capitoli e sottocapitoli e che dedica a ogni programma è dedicata questa scheda:

 - Titolo

- Versione/Data di realizzazione

- Lingua

- Autore/i

- Produttore

- Distributore

- Componenti (supporto elettronico, documentazione cartacea)

- Requisiti hardware

- Tipo di computer

 La scheda, quando ciò ha senso, contiene anche indicazioni in ordine all'ordine di scuola, all'argomento (educazione logico-matematica, discriminazione percettiva...), e al tipo di handicap. È questo un altro punto particolarmente delicato, che nel "Catalogo" viene risolto con una tipologia "scarna, generica, e 'di grana grossa'": vista, udito, motricità, comunicazione, linguaggio, percezione, apprendimento. Importante è l'affermazione che giustifica questa partizione: "...il software per disabili non ha ancora, generalmente, raggiunto un grado di specializzazione tale da richiedere o giustificare una partizione più dettagliata." Ciascuna scheda è integrata da una parte riassuntiva, che descrive sommariamente le funzioni e gli scopi del programma.

 

b) La pubblicazione edita da FrancoAngeli ha una organizzazione per schede alfabetiche. Non vengono enunciati infatti criteri di classificazione generale. Si preferisce infatti risolvere tale aspetto nel merito dei contenuti relativi a ciascuna scheda-programma. Essa si divide in due parti:

 1 - scheda identificativa, contenente le informazioni essenziali sulle caratteristiche strutturali e funzionali del programma e le notizie utili per il suo reperimento:

 - Titolo

- Autore

- Anno di pubblicazione

- Lingua

- Costo

- Distributore/Editore

- Elementi costituenti il software

- Tipo/i di disabilità

- Area disciplinare

- Argomenti specifici:

- Strategia didattica (in sintesi)

- Tipo di Computer:

- Dispositivi richiesti

- Dispositivi opzionali

 

2 - scheda descrittiva analitica, che analizza i contenuti operativi e i possibili impieghi del software:

- Contenuti e obiettivi, descritti in modo molto particolareggiato

- Prerequisiti, cioè le abilità che l'utente del software deve possedere per poterlo utilizzare bene; si fa riferimento a aspetti sia fisici sia cognitivi sia "scolastici"

- Popolazione destinataria, cioè i soggetti a cui è meglio proporre il programma, in considerazione del loro profilo fisico e cognitivo e degli obiettivi. Per questo elemento come per il precedente gli Autori sottolineano che: "Queste indicazioni sono da considerarsi sempre solo indicative e non vincolanti ma possono servire per indirizzare concretamente una scelta".

- Strategia didattica utilizzata, cioè strumenti e metodi usati dal software

- Qualità della comunicazione tra studente e computer

- Utilizzabilità: uso concreto e criteri di ottimizzazione. Questa voce e la precedente contengono con ogni evidenza elementi valutativi.

-Sistema hardware

- Modalità di installazione

- Dati tecnici sugli eventuali dispositivi necessari o accessori

- Elencazione dei tasti impiegati

 Le disabilità di riferimento sono le seguenti: Difficoltà di apprendimento, Difficoltà di linguaggio, Difficoltà motorie, Discalculia, Dislessia e Disgrafia, Disturbi della vista, Disturbi dell'udito, Disturbi di memoria e attenzione, Disturbi di spazialità e lateralizzazione, anche se in qualche caso non vengono fornite indicazioni specifiche poiché il software sembra utile a problemi di tipo diverso. Va sottolineato infine che come fonte di queste indicazioni vengono utilizzati sia l'informazione esplicitata dagli autori dei software sia l'analisi condotta presso la BSD.

 c) La pubblicazione di Infosystem ha una struttura particolare, nel senso che propone una serie di percorsi diversi a seconda delle esigenze (e delle competenze già acquisite) del lettore. È come già detto essenzialmente orientata alla costruzione di un progetto educativo di insieme, e quindi è fondamentalmente una "mappa" delle risorse sia educative in senso stretto sia del software di base sia di una serie di dispositivi (strumenti di puntamento, tastiere e sensori, alternative al monitor, comunicazioni a distanza, stampanti; kit multimediale, schede audio; strumenti per la cattura delle immagini) specifici per l'handicap e di uso più generico, in merito ai quali vengono date alcune indicazioni merceologiche di riferimento e cenni su scopo e funzionamento. Scopo del volume è aiutare a articolare e a dare risposta a una serie di domande, a ciascuna delle quali corrisponde una sezione:

  a.Come costruire un progetto?

b.Chi può trarre giovamento dagli strumenti informatici?

c.Quali programmi?

d.Quale computer?

 

La sezione b. si apre con una serie di note informative sui possibili usi del computer a fronte dei diversi tipi di disabilità (sordità, cecità, disturbi della comunicazione, tetraparesi, paraparesi, disturbi intellettivi globali, disturbi intellettivi settoriali, ipostimolazione ed inibizione intellettiva), a cui seguono una serie di tabelle di abbinamento tra tipo di disturbo e tipo di ausilio, hardware e software. Per ciascuna delle disabilità sopraelencate vengono elencati gli obiettivi generali praticabili mediante gli strumenti informatici; di questi viene data una prima elencazione dettagliata, che rimanda a una descrizione sulle funzioni del software più analitica, contenuta nella sezione successiva. Si tenta una categorizzazione analoga anche per i normodotati (pag. 24).

 La sezione c. è organizzata secondo un triplo livello di articolazione.

 In primo luogo un "Menu principale", articolato sulle voci seguenti, di tipo funzionale e dedicate al software di uso generale:

 Ambienti di lavoro

Strumenti utili

Tutto in uno (integrati)

Scrivere

Impaginare

Disegnare

Fare presentazioni, animazioni

Giocare

Archiviare, fare conteggi

Multimedialità

Ipertesti e sistemi autore

Conoscere il computer

 In secondo luogo un altro "Menu principale", dedicato questa volta a programmi per l'esercizio di abilità specifiche:

 Scrivere facile 1 (in termini di accesso alla tastiera)

Scrivere facile 2 (software per bambini)

Scrivere facile 3 (Videoscrittura esplicitamente didattica)

Disegnare facile

Comunicare

Fare esercizi di italiano

Fare esercizi di matematica

Fare esercizi di logica

Fare esercizi di lettura

Lingue straniere

Geografia

 Nell'un caso e nell'altro a ciascuna voce corrisponde una scheda, con i titoli dei programmi di ciascuna categoria giudicati più interessanti a ciascuno dei quali è affiancata, con la dicitura "Help in linea" , una breve descrizione delle caratteristiche funzionali. Alcune schede, qualora si renda necessario, contengono un glossario dei termini tecnici utilizzati.

 Successivamente a ciascuno dei programmi e dei dispositivi cui si è fatto riferimento è dedicata una scheda, così articolata:

 Nome

Sviluppato da

Lingua

Gruppo, termine con il quale ci si riferisce all'appartenenza a uno dei due precedenti livelli di classificazione

Tipo di scuola

Tipo di disturbi

Confezione

Descrizione delle caratteristiche del programma

Configurazione minima

 d) La pubblicazione de la Nostra Famiglia dà conto nella sostanza della costruzione di un sistema di valutazione del software e dei risultati della sua applicazione.

In primo luogo tale sistema si articola sulla suddivisione del software in funzione della sua utilità, e quindi in programi rivolti al:

- recupero linguistico

- recupero logico-matematico

- recupero grafo-percettivo

- recupero mnestico

- recupero dei controlli motori.

 In secondo luogo l'analisi di ciascun programma viene condotta sulla base della sua capacità di stimolare o piuttosto di richiedere in ingresso abilità:

  - percettive

- spaziali

- grafiche

- mnestiche

- linguistiche

- logiche

- topologiche

- matematiche

- attentive.

 Il "cuore" del volume sono così una serie di tabelle di valutazione dei singoli software, raccolti per gruppi di utilità, in funzione di ciascuna abilità, colta nei suoi dettagli, che descrivono se in ciascuno prevale l'aspetto di stimolo o l'aspetto di prerequisito dell'abilità stessa; in questo caso si assume che l'uso del programma la stimoli ulteriormente. La prevalenza del primo aspetto segnala che il programma è utilizzabile per stimolare una certa abilità. Più in generale, ragionando sull'insieme delle abilità, si conclude che: "un software di primo utilizzo nella programmazione riabilitativa, sarà caratterizzato dal possedere (...) bassa richiesta di abilità in ingresso e contemporanemente ampia gamma di possibilità riabilitative".

 I risultati di questa analisi sono interessanti:

 1) "...per poter utilizzare i programmi educativi si devono avere già sviluppare almeno grossolanamente:

A) capacità di percezione visiva

B) coordinazione oculo-manuale

C) memoria a breve termine

D) capacità di relazionarsi a un contesto

E) capacità attentiva di almeno 10 secondi"

 2) "...i programmi sono più incisivi sulle ... capacità di:

A) rilevare e sfruttare un sistema di riferimento

B) rilevare e sfruttare un sistema di riferimento relatoivo (relazione tra posizioni spaziali)

C) utilizzare logiche associative"

D) cercar soluzione e prendere decisioni

 3) La condizione di una bassa richiesta di prerequisiti. e di un alto lavoro di recupero sull'abilità testata si verifica solo per:

- capacità di rilevare e sfruttare un sistema di riferimento assoluto

- capacità di rilevare e sfruttare un sistema di riferimento relativo (relazione tra posizioni spaziali)

- capacità di organizzazione spaziale

- capacità di sviluppare un progettualità grafica

- abilità linguistiche di morfosintassi

- abilità linguistiche relative alla semantica

- capacità di utilizzare logiche associative

- capacità di operare relazioni tra numeri.

Ciò significa che questo è in linea teorica l'elenco delle "abilità in cui noi potremo essere più incisivi nel recupero con i soggetti in difficoltà, usando il software attualmente in commercio in Italia".

I soggetti destinati alla programmazione riabilitativa sono sottoposti a una serie di prove di ingresso in merito alle abilità sopraelencate, al termine della quali si ha un profilo delle abilità di base di ciascuno di essi.

Dalla combinazione dei dati relativi ai programmi e di quelli relativi ai soggetti deriva "un range di programmi alla portata del bambino e stimolanti le abilità carenti."

 Il Glossario dei programmi dà notizie in merito a:

Titolo

Produttore

Distributore

Area interessata

Uso (immediato, semplice -breve ciclo di istruzione, complesso -istruzione più ampia)

Scheda grafica

Proposta

Sviluppo (itinerario prefissato o modificabile in modo mirato al singolo utente)

Gestione (tastiera, mouse, tastiera semplificata, monotasto)

 1.4 Indici, Ingressi e percorsi di informazione, Appendici e Glossari

 a) La pubblicazione di AREA presenta:

Indice generale

Indice alfabetico dei prodotti

Indice degli autori

Indice degli editori

 b) La pubblicazione edita da Franco Angeli presenta:

Indice generale

Indice per tipo di computer

Indice per area disciplinare

Indice per tipo di disabilità

Le Appendici si riferiscono a:

Alcuni dispositivi speciali

Banche dati di prodotti per disabili

Centri di documentazione e consulenza

BSD: Biblioteca del software didattico

È fornito un Glossario dei termini tecnici.

c) La pubblicazione di Infosystem presenta:

Indice testuale

Indice ipertestuale

Le Appendici si riferiscono a Banche dati e Centri di documentazione

Sono forniti un Glossario informatico e uno relativo alle disabilità.

 d) La pubblicazione de la Nostra Famiglia presenta:

Indice generale

Le Appendici si riferiscono agli indirizzi dei distributori del software e a indicazioni bibliografiche.

 2.Problemi aperti

 Dall'analisi emerge con chiarezza che si tratta di pubblicazioni diverse. Diverse nell'impostazione, diverse nell'articolazione, diverse nell'uso, con significative diversità addirittura rispetto all'insieme del software analizzato, sotto il profilo quantitativo ma anche qualitativo.

 Crediamo che proprio in questa differenziazione interna stia l'importanza complessiva di questo materiale. Chiariamo: abbiamo di fronte non tanto modalità differenti di affrontare lo stesso problema, quanto trattazioni e analisi di problemi a loro volta abbastanza differenti l'uno dall'altro. Ciascuna delle pubblicazioni è infatti, come già accennato, prodotto del proprio contesto operativo e quindi di scelte che ne precedono la produzione ma anche l'impostazione. Ciascuna pubblicazione è cioè fortemente condizionata dagli obiettivi e dai percorsi di lavoro dei gruppi che le hanno dato vita, e quindi, in particolare, dalle scelte generali in merito all'orizzonte, ai confini, che ciascun gruppo ha fissato per il materiale giudicato pertinente, e quindi da catalogare e presentare.

 Non siamo certo abilitati a valutare quale sia la scelta migliore. Apertamente però vogliamo dichiarare che cosa abbiamo imparato al termine di questa analisi; molto in termini di informazione "al dettaglio", ma soprattutto molto sotto il profilo della definizione generale delle questioni.

 Catalogare-classificare il software, e quello educativo in particolare, non è come catalogare per esempio libri e/o film. Nel catalogare i libri infatti si può contare, accanto a codificazioni bibliografiche classiche e condivise, su di una rappresentazione di struttura, scopo, funzionamento e condizioni di fruizione dell'oggetto di analisi consolidata e diffusa, anche a livello di senso comune. Lo stesso vale sostanzialmente per i film e in genere per il materiale audiovisivo. Non è così per i programmi per computer e ancor peggio è per i "pezzi" del computer stesso. Manca cioè una cultura di riferimento diffusa. Ben difficilmente l'autore di una pubblicazione come quelle analizzate può ipotizzare che l'utente condivida le sue presupposizioni.

 La classificazione dei libri (o dei film) è sostanzialmente figlia della cultura che i libri (o i film) stessi hanno contribuito a diffondere e consolidare. La classificazione del software è invece orfana: le manca un orizzonte di riferimento cementato a cui ancorarsi, al quale ancorare i propri strumenti di comunicazione con la propria utenza.

Né le sarebbe sufficiente riferirsi esclusivamente alle "immagini" (rappresentazioni) di disabilità, di didattica, di riabilitazione diffuse a livello di senso comune, perché certamente riduttive e perché è noto (per lo meno tra gli "addetti ai lavori" ma anche tra i novizi più entusiasti) che l'uso delle strumentazioni informatiche cambia profondamente le condizioni operative ma soprattutto ergonomiche e cognitive del fare, dell'apprendere, del mediare, del riabilitare e ancor più promette di cambiarle in futuro. Gli strumenti informatici sono destinati a mutare l'immagine di "disabilità", quella di "didattica" e quella di "riabilitazione".

 I "meriti" delle pubblicazioni che abbiamo analizzato consistono perciò nell'aver cominciato a rendere visibile il problema, nell'avergli dato soluzioni esplicitamente provvisorie, nell'avere quindi la valenza di stimolare i propri lettori sulle domande da porsi e sulle cautele da adottare.

 Quest'ultimo aspetto è particolarmente importante perché consente a ciascuna opera di evitare di porsi come strumento prescrittivo e di essere piuttosto autentico mezzo di aiuto e suggerimento.

 Sotto questo profilo, se abbiamo cominciato l'analisi suggerendo di non risolvere tutto il proprio bisogno di informazione in queste pubblicazioni, concludiamo consigliando la lettura di tutte, perché ognuna ha un suo specifico ruolo informativo e formativo: ciascuna porta il proprio significativo "mattone" all'edificio della cultura sull'uso del computer a scopo educativo e riabilitativo e ciascuna contribuisce a un investimento generale di progresso sociale a cui tutti siamo interessati, personalmente oltre che professionalmente.

WB01518_.gif (392 byte)