L’accessibilità agli strumenti informatici – di Marco Guastavigna (pubblicato in Insegnare 4/2004)

 

L’”Anno Europeo delle persone con disabilità” ha registrato in Italia vari avvenimenti molto importanti. Cito in primo luogo l’approvazione della “legge Stanca” – Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, che è stata nella sostanza unanime sia in ottobre alla Camera, sia il 17 dicembre 2003 al Senato. Ricordo poi l’ottava edizione del Convegno “Informatica, Didattica e Disabilità”, svoltasi a Torino poco prima, il 12 e 13 dicembre 2003; essa ha dedicato l’intera prima sessione proprio alla discussione del tema dell’“accessibilità”, per cui mi sembra importante fornire ai lettori di “Insegnare” alcune sintetiche informazioni sulla disposizione e sul dibattito ad essa collegato, mentre per un panorama ampio della questione rimando più che mai alla rete Internet. La legge ha la finalità di favorire l’accesso dei cittadini disabili (stimati in circa 3 milioni) agli strumenti infotelematici, per impedire che le tecnologie digitali siano causa di nuove forme di emarginazione e di esclusione. La norma ha, anzi, l’obiettivo di promuovere l’uso delle TIC come fattore abilitante e utile per superare le disabilità nella direzione dell’inclusione. In applicazione del principio costituzionale di uguaglianza, la legge vuole rimuovere le "barriere virtuali" che limitano l’accesso dei disabili alla Società della Informazione e li mettono a rischio di estromissione dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica, da una qualità della vita migliore. Scopo precipuo è quindi garantire anche ai cittadini disabili il diritto di accesso alle risorse informatiche e ai servizi telematici, e conseguentemente a più ampie opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione ed intrattenimento. La legge fissa regole generali, precise e vincolanti, e rimanda, per la loro concreta attuazione, da una parte ad un regolamento governativo, che dovrà definire con chiarezza le diverse situazioni giuridiche, e dall’altra ad un decreto ministeriale che dovrà stabilire le metodologie tecniche per la verifica dell’accessibilità dei siti Internet. Entrambi i provvedimenti dovranno ovviamente attenersi alle linee guida fissate in materia dalla normativa internazionale. Nello specifico della scuola, è particolarmente importante l’articolo 5, che si propone di assicurare l’accessibilità e la fruibilità degli strumenti didattici e formativi: si pensi ad esempio ai testi scolastici per gli allievi disabili, con particolare riferimento a non vedenti o ipovedenti. Più in generale gli assi portanti sono due. Per quanto riguarda i privati, la legge punta su strumenti incentivanti: per esempio è possibile richiedere la verifica dell’accessibilità del proprio sito web e il conseguente rilascio di un marchio che la attesti. Per la Pubblica amministrazione sono invece previsti obblighi molto precisi, a cui sono collegate altrettanto precise sanzioni: i nuovi contratti stipulati dalla P.A. per la fornitura di siti Internet e in genere di infrastrutture e servizi infotelematici saranno infatti nulli, se non saranno stati rispettati i requisiti di accessibilità, mentre la mancata osservanza delle disposizioni della legge da parte di un pubblico amministratore comporterà responsabilità sia dirigenziale sia disciplinare. Vediamo ora alcuni dei problemi aperti. Sarà molto interessante analizzare quali criteri saranno indicati per l’accessibilità dei prodotti editoriali multimediali destinati alla didattica e verificare se e come le case editrici vorranno adeguarvisi, in particolare per il fatto che l’Italia sarà il primo Paese europeo a affrontare in modo concreto il problema. La questione dell’accessibilità per altro è stata vista fino ad ora prevalentemente come un problema di tipo tecnico, risolvibile quindi sostanzialmente con accorgimenti adottati in sede di redazione dei materiali e dei siti: l’auspicio è che essa, così come la qualità, sia vista come il risultato consapevole di un processo di elaborazione che coinvolga tutti coloro che producono comunicazione in una Pubblica Amministrazione. L’articolo 8 della Legge prevede, infatti, che il personale con disabilità sia formato in modo che possa integrarsi nel ciclo produttivo, ma anche un’opportuna formazione del personale che deve professionalmente operare in campi nei quali la accessibilità, e quindi non solo dei tecnici informatici, ma anche degli esperti di comunicazione e degli esperti di amministrazione. Come già accennato, la legge non riguarda solo il Web, ma tutti i sistemi infotelematici. Si renderà necessaria una revisione dei criteri di progettazione e realizzazione delle applicazioni informatiche in uso nella Pubblica Amministrazione e delle modalità di erogazione di servizi mediante strumenti informatici. La scuola dovrà saper agire in questa nuova situazione: è importante che essa adotti il più rapidamente possibile la giusta “mentalità”, per non cadere in tecnicismi settoriali e/o in paralizzanti deleghe a specialisti esterni. Sarà inoltre necessario moltiplicare le iniziative di informazione e di confronto, in modo da valutare e verificare l’accessibilità degli strumenti infotelematici nel modo più organico possibile e sulla base di metodologie comuni.

 

 In rete per approfondire

 

Anno Europeo delle persone con disabilità - Sito ufficiale dell’Organismo di Coordianamento italiano –

http://www.annoeuropeodisabili.it/

Testo completo della legge (serve Acrobat reader[1])

http://www.innovazione.gov.it/ita/intervento/normativa/allegati/disegno_Stanca_disabili.pdf

8° convegno IDD

http://www.scuole.piemonte.it/idd2003/index.htm

Forum della Società dell’Informazione

http://www.mininnovazione.it/ita/newsletter/newsletter19indice.shtml

Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni

http://www.governo.it/Presidenza/web/circ13mar2001_FP.html

PubliAccesso.it del CNIPA

http://www.pubbliaccesso.it/

World Wide Web Consortium (W3C)

http://www.w3.org/

 

Semplici nozioni tecniche sull’accessibilità

http://www.html.it/elevata_accessibilita/

 

 



[1] http://www.adobe.it/products/acrobat/readstep.html